ARCHEOLOGIA: “Elmi per gli uomini, per gli dei”

outlook

ARCHEOLOGIA: “Elmi per gli uomini, per gli dei”

Archeologi e architetti, tecnici e maestranze sono all’opera da sabato a Ragusa nel restaurato Palazzo Garofalo per completare l’allestimento di “Elmi per gli uomini, per gli dei”, la straordinaria mostra organizzata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa insieme con il Pergamon Museum di Berlino (Staatliche Museen zu Berlin – Antikensammlung) e la Proloco grazie al contributo dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana e che in questi mesi visto la sinergia di enti come la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Ragusa oltre al prezioso contributo di numerose aziende private.

L’atmosfera è febbrile anche perché la mostra sugli elmi in prestito da Berlino affiancati a quelli siciliani dei musei di Ragusa, Camarina e Gela di fatto restituisce alla fruizione del pubblico lo storico Palazzo Garofalo che, dopo il complesso restauro curato dalla Soprintendenza e finanziato dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali – per il quale sono in corso gli ultimi collaudi – iverrà il Museo della Cattedrale ed esporrà gli arredi sacri e il tesoro della vicina basilica di San Giovanni. I lavori di restauro rientrano in uno specifico capitolo di spesa dell’Assesorato Regionale destinato ai musei pubblici e privati.
Le foto allegate documentano il delicatissimo lavoro di allestimento curato dagli archeologi della Soprintendenza di Ragusa, Giovanni Di Stefano e Saverio Scerra, insieme con il restauratore inviato dai musei di stato di Berlino, Uwe Peltz. Dopo aver scartato i preziosi e antichissimi elmi – alcuni dei quali provenienti dal santuario di Olimpia, in Grecia, dove venivano donati alle divinità come ex voto dai reduci di guerra – gli studiosi li collocano con estrema cura nelle vetrine realizzate proprio per il Museo della Cattedrale e consegnate in questi giorni.
Le squadre di tecnici e maestranze, sotto la supervisione del Soprintendente di Ragusa, arch. Vera Greco, stanno invece montando gli allestimenti delle varie sale che, secondo il concept indicato dalla stessa Greco, prevedono un doppio percorso di visita, scientifico e narrativo, che oltre ad avvalersi dei supporti storico-documentali elaborati dai curatori Di Stefano e Scerra, prevedono un innovativo itinerario per poesia e immagini destinato ai bambini: un progetto di didattica museale per il quale i colleghi dei prestigioso museo tedesco hanno già espresso il loro apprezzamento. In programma laboratori curati da esperti di didattica dell’arte e rivolti al mattino agli alunni delle scuole e al pomeriggio per bambini e ragazzi saranno comunicati nei giorni a venire.
L’inaugurazione della mostra, giovedì 1° aprile (ore 12), sarà preceduta da un convegno internazionale (ore 10) che, dopo i saluti delle autorità istituzionali, vedrà la partecipazione, di archeologi e studiosi di grande fama.
I contenuti multimediali della mostra-evento dell’anno a Ragusa si completano con la galleria fotografica realizzata al piano terra in collaborazione con Emergency, l’associazione italiana che offre assistenza medico-chirurgica alle vittime civili delle guerre: il reportage, firmato da Francesco Cocco per Contrasto, s’intitola “L’Afganistan, la guerra”.