Agraria, attenzione per il territorio tra innovazione e concretezza

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Agraria, attenzione per il territorio tra innovazione e concretezza

Agricoltura, alimentazione e ambiente, fra tradizione, innovazione e concretezza. Queste le parole chiave con le quali il preside Agatino Russo sceglie di presentare l’offerta formativa della facoltà di Agraria dell’Università di Catania, da sempre fortemente legata al territorio e al mondo produttivo.

“Vogliamo attrarre l’attenzione dei giovani che si apprestano a scegliere il proprio percorso formativo universitario su tutti gli aspetti dei campi di interesse scientifico e didattico che rappresentano la nostra facoltà, che punta sempre più sull’innovazione e la concretezza e investe sulla flessibilità professionale”, spiega il prof. Russo.

“Studiare Agricoltura oggi – prosegue il preside, illustrando le peculiarità dei corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze e tecnologie agrarie e in Scienze e tecnologie agrarie tropicali e subtropicali, quest’ultimo con sede a Ragusa – significa conoscere approfonditamente le tecniche di coltivazione di allevamento, incoraggiare la gestione sostenibile delle produzioni agricole e forestali, incentivare la qualità e la salubrità delle produzioni agrarie, vegetali e animali, e del vivaismo orto-floro-frutticolo. Studiare alimentazione, nei corsi in Scienze e tecnologie alimentari, vuol dire, invece, conoscere la filiera agroalimentare, promuovere la qualità e la sicurezza dei processi e dei prodotti, contribuire allo studio e alla diffusione di una cultura dell’alimentazione. Studiare Tecnologie e pianificazione del territorio e dell’ambiente (corso interfacoltà con Scienze matematiche, fisiche e naturali), infine, comporta la consapevolezza dell’influenza delle attività agricole e forestali sulle risorse della biosfera, la promozione della sostenibilità delle tecnologie di produzione, analizzando strategie di conservazione di habitat naturali e seminaturali, la tutela del territorio e del paesaggio nel loro insieme”. Queste linee generali spiccano ancor meglio se si guarda al dettaglio dei contenuti formativi dei singoli corsi (http://www.fagr.unict.it), accomunati comunque tutti dall’attenzione per lo studio della biologia e delle tecnologie applicate, dall’adozione di metodi di analisi economica, dallo sviluppo di conoscenze trasversali.

“La panoramica degli sbocchi occupazionali potenziali per i laureati di ogni singolo corso – osserva ancora il preside – attesta, inoltre, il legame con il mondo produttivo della facoltà di Agraria, già esaltato dalle varie iniziative di ricerca condotte dai docenti della facoltà”. I laureati in Scienze e tecnologie agraria possono infatti svolgere, a un livello di elevata qualificazione, mansioni organizzative e tecnico-gestionali nella filiera agroalimentare, nella commercializzazione dei prodotti, nella produzione di beni e servizi per l’agricoltura e la grande distribuzione, o all’interno dei numerosi organismi pubblici (regioni, province, comuni, consorzi, autorità territoriali, agenzie) e privati (studi, aziende) che si occupano di agricoltura e degli aspetti ecologico-ambientali connessi con l’attività agricola. Chi si laurea in Scienze agrarie tropicali e subtropicali imparerà a conciliare le esigenze di conservazione della biodiversità e di tutela delle risorse naturali con quelle economiche e produttive del loro utilizzo, intervenendo sulle dinamiche ecologiche delle produzioni sia intensive che a basso impatto ambientale, sull’equilibrio fisico del territorio: potrà quindi svolgere compiti tecnici di progettazione, gestione e controllo in strutture pubbliche e private che operano nella gestione sostenibile delle produzione vegetali ed animali e nella protezione dell’ambiente.

I laureati in Scienze e tecnologie alimentari potranno operare nell’ambito della gestione e del controllo nella produzione, conservazione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di alimenti e bevande, con l’obiettivo del miglioramento qualitativo ed economico dei prodotti alimentari, garantendo la sostenibilità e la ecocompatibilità delle attività industriali, in particolare operando nelle aziende alimentari e negli enti di analisi, controllo, certificazione e indagine per la tutela delle produzioni. I laureati in Tecnologie e pianificazione del territorio e dell’ambiente saranno, infine, in grado di compiere analisi e interventi sul paesaggio e le strutture territoriali e ambientali, utilizzando le più recenti tecnologie di rilevamento e rappresentazione dei dati territoriali e ambientali, e occuparsi di programmazione, progettazione, costruzione, gestione e valutazione nell’ambito dell’ambiente e del paesaggio.

Alfio Russo