Amp Isole Ciclopi, ex albergo Crystal la nuova sede

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Amp Isole Ciclopi, ex albergo Crystal la nuova sede

ACI TREZZA. Sarà l’Area marina protetta Isole Ciclopi a gestire l’ex albergo Crystal Hotel,

un bene in stato di confisca definitiva da diversi anni. Una struttura che ospiterà la nuova sede dell’ente istituito dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare che gestisce l’area marina protetta castellese. Mercoledì 20 maggio, alle 10, nei locali del Municipio di Aci Castello, sarà sottoscritto il contratto di locazione oneroso della durata di 9 anni, rinnovabile per altri 9, tra l’Agenzia del Demanio di Palermo, proprietario dell’immobile sito in via Provinciale 5 ad Aci Trezza, ed il Consorzio “Isole dei Ciclopi”, costituito dal Comune di Aci Castello e dal Cutgana dell’Università di Catania, che gestisce l’Amp Isole Ciclopi. A firmare il documento – che sancirà il passaggio di consegne nella gestione dell’ex albergo Crystal Hotel, un bene confiscato negli anni ’90, dall’Agenzia del Demanio all’Amp Isole Ciclopi – saranno Giuseppe Giuffrida, in qualità di amministratore finanziario della procedura di confisca dell’immobile, e Angelo Messina, presidente del Cutgana, il Centro interfacoltà dell’Università di Catania. Saranno presenti il sindaco Silvia Raimondo, il rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, il direttore dell’Amp Isole Ciclopi, Emanuele Mollica, il dirigente della filiale Sicilia dell’Agenzia del Demanio di Palermo, Antonio Ottavio Ficchì, e Pietro Ciolino, dirigente dell’Unità beni confiscati dell’Agenzia del Demanio di Palermo.

All’interno dell’edificio da ristrutturare, che si trova nel cuore di Aci Trezza, l’Amp Isole Ciclopi vi trasferirà entro la fine dell’estate gli uffici e vi realizzerà una foresteria per visitatori e studenti nelle 10 stanze da 4 e 5 posti letto disponibili (piano superiore). All’interno del piano terra saranno realizzate diverse aree per negozi di prodotti promozionali dell’area marina protetta e per il front-office, una sala conferenze, un museo-biblioteca del mare ed un’area pranzo con terrazza. Al piano inferiore spazio a tre ampi depositi e ad un’aula didattica per la formazione nel campo della biologia marina, subacquea ed educazione ambientale.

 

L’Area Marina Protetta Isole Ciclopi

 

L’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi” si estende per la maggior parte nel territorio di Acicastello ed è situata in un incantevole proscenio naturale in quanto si affaccia su un mare cristallino sormontato dal maestoso profilo dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa.

Istituita con decreto interministeriale il 7 dicembre 1989, adesso sostituito con quello del 9 novembre del 2004 che ne ha modificato principalmente la zonazione, l’Amp Isole Ciclopi copre una superficie pari a 623 ettari e si estende da Punta Aguzza a Capomulini. Prende il nome da un piccolo arcipelago composto dall’Isola Lachea, Faraglione grande, Faraglione piccolo e da altri quattro grandi scogli disposti ad arco di fronte al paese di Acitrezza. La gestione dell’area protetta è affidata al consorzio “Isole dei Ciclopi”, costituito dal Cutgana (Centro universitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agro-ecosistemi) dell’Università di Catania e dal Comune di Acicastello.

L’Amp Isole Ciclopi si occupa della gestione e protezione, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale dell’area protetta con lo svolgimento di attività didattiche (visite guidate e incontri nelle scuole), scientifiche (convegni, seminari e ricerca) e turistico-ricreative (Pescaturismo, nautica da diporto, pesca sportiva, balneazione, charter nautico, battello a fondo trasparente, visite guidate alla Casa del Nespolo e al Castello Normanno). L’area marina è inoltre dotata di un battello “spazzamare” che permette di ripulire le acque da rifiuti solidi (come buste di plastica, lattine e tronchi).

Sempre l’Amp Isole Ciclopi ha partecipato alla realizzazione del progetto “Ciclope” del Miur che consiste nell’acquisizione di parametri ambientali nelle aree ad alta naturalità come le riserve naturali e aree marine protette attraverso tecnologie wireless.

 

Alfio Russo