Ingegneri presentano edifici ecosostenibili

Data:
21 Aprile 2009

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 Ingegneri presentano edifici ecosostenibili

ACI CASTELLO. Gli edifici di nuova generazione saranno biocompatibili ed ecosostenibili. Ne sono convinti gli ingegneri e i docenti universitari

 che ieri, nei locali del President Park Hotel affollati di studenti, hanno tracciato le linee guida delle nuove strutture “ambientali e a risparmio energetico” nel corso del convegno sul tema “L’ecosostenibilità del laterizio nella valutazione Lca” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Catania, dalla Fondazione dell’Ordine e dalla Consulta regionale degli Ingegneri. “Il laterizio è il materiale da costruzione più antico e diffuso in edilizia che si presta bene, grazie alle sue prerogative di massa, durata, semplicità e capacità di innovarsi continuamente, nelle forme, nelle prestazioni e nell’integrazione con altri prodotti per raggiungere un prodotto energeticamente passivo ed ecosostenibile – hanno spiegato all’unisono il presidente dell’Ordine Ingegneri, Carmelo Maria Grasso, e il presidente della Fondazione dell’Ordine, Luigi Bosco – la valutazione del ciclo di vita ci permette di realizzare un prodotto a ridotto consumo energetico ed ecosostenibile in materia di risorse energetiche, emissioni inquinanti nel processo di lavorazione e costi”. E hanno aggiunto Grasso e Bosco: “L’Andil Assolaterizi e la facoltà di Ingegneria hanno stipulato due convenzioni che prevedono l’impiego del laterizio ecosostenibile per realizzare un edificio economico-popolare in un’area catanese ancora da individuare e un edificio a struttura parietale in laterizio da sottoporre ad impulsi sismici per verificarne il comportamento”. Progetti che soddisfano appieno il preside della facoltà di Ingegneria, Luigi Fortuna: “Il nostro Ateneo è stato sempre all’avanguardia in questa tematica e ottima palestra per gli studenti, ovvero gli ingegneri del futuro”. Sulla stessa linea anche il direttore del dipartimento di Architettura e Urbanistica, Umberto Rodonò, e il docente di Ingegneria, Santi Maria Cascone: “Il nostro Ateneo è uno dei dieci che ha ricevuto finanziamenti per queste nuove ricerche, ma il vero problema di oggi è che a fronte di una progettualità perfetta al 99 per cento, non sempre corrisponde una realizzazione altrettanto perfetta”. E ha spiegato Rodonò: “Spesso per abbattere i costi economici gli imprenditori e le maestranze non seguono i dettami della progettualità anche con elementi strutturali affidabili a disposizione. Occorre una maggiore intesa tra la cultura del progettare e quella del costruire”. Infine, Gaetano Fede, presidente della Consulta regionale degli Ingegneri, ha posto l’accento sulle recenti disposizioni normative relative al “piano casa che permette di abbattere le costruzioni vecchie con nuove in edilizia innovativa ed ecosostenibile, anche con un premio del 35 per cento in più di cubatura”. “Ma non si devono realizzare scempi su scempi – ha aggiunto Di Fede -, per questo la Commissione urbanistica degli Ordini professionali si sta confrontando sulle nuove normative, visto che la legislazione regionale in materia è ferma al 1971, per riorganizzare la città esistente attraverso incontri con l’amministrazione comunale catanese”. Alfio Russo

 

Nella foto da sinistra Rodonò, Fortuna, Cascone (in piedi), Fede e Grasso

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