“Per Vocem, Instrumenta et Organum”

quintetto

“Per Vocem, Instrumenta et Organum”

Continuano i concerti della rassegna “Per Vocem, Instrumenta et Organum” organizzata dall’Ersu.

Giunta alla terza edizione, la rassegna sabato prossimo, alle 19,30, ospiterà nella Chiesa di San Michele Arcangelo ai Minoriti, il concerto dell’organista Gianluca Libertucci accompagnato dal Quintetto d’Ottoni dell’Orchestra Sinfonica dell’Ersu.
Sul palco saranno eseguite musiche di Handel, Bach, Clarke, Pachelbel, Mouret, Spergher, Lemmens, Haydn, Mozart, Donizetti e Telemann. Libertucci, organista del Vicariato per la Città del Vaticano nella Basilica di San Pietro e della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, della Cappella dei Santi Martino e Sebastiano della Guardia Svizzera Pontificia, delle udienze generali del Santo Padre e della Chiesa di Santa Maria dell’Orto in Trastevere, ha conseguito il diploma di “Organo e Composizione organistica” al Conservatorio statale di musica “Santa Cecilia” di Roma sotto la guida di Luigi Celeghin e il diploma di “Musica corale e Direzione di coro” nel Conservatorio statale di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze.
Ha seguito corsi di perfezionamento in organo e suonato nei più importanti festival organistici nazionali ed internazionali.
Il Quintetto d’ottoni dell’Orchestra Sinfonica dell’Ersu di Catania, invece, è composto da giovani musicisti che svolgono la propria attività all’interno di orchestre sinfoniche e gruppi da camera. Il gruppo, formatosi nell’ambito dell’Orchestra Sinfonica dell’Ersu-Catania, nasce dall’opera di musicisti che hanno sentito la comune esigenza di unire le proprie esperienze per creare una realtà musicale finalizzata alla esecuzione  di concerti all’altezza dello sviluppo tecnico-musicale che questo tipo di formazione permette. La compagine percorre, con il proprio repertorio, quattro secoli di storia della musica, dal seicento al novecento, attraverso brani originali e trascrizioni come ad esempio quelli che spaziano dalla musica barocca tedesca di Bach e Handel, alle più conosciute colonne sonore del ventesimo secolo, passando per la musica operistica di Mozart o Verdi.

Alfio Russo