Occcupazione Provveditorato

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Occcupazione Provveditorato

Anche l’Ufficio scolastico provinciale etneo è stato “occupato”. Dopo il Rettorato, “liberato” sabato pomeriggio dalla morsa dei 300 studenti universitari, lunedì mattina è stato invaso il “cuore” della scuola catanese.

In 600 hanno occupato simbolicamente il cortile dell’ex Provveditorato agli studi. Un atto deciso subito dopo le “lezioni” in piazza Roma dal Coordinamento degli studenti medi e dal Movimento studentesco catanese. Studenti che da piazza Roma, in corteo pacifico scortato dalle forze dell’ordine, sono arrivati in via Coviello, sede dell’Usp. E anche lì si è tenuta qualche ora di lezione, mentre nelle stanze sopra una delegazione composta dagli studenti ha presentato un documento con le rimostranze del mondo studentesco etneo al vice dirigente del Usp, Beniamino Rametta. Un documento che sarà inviato in tutti gli istituti catanesi.

Una giornata intensa, dunque, per gli studenti medi che alle 8,30 si sono presentati in piazza Roma per discutere della Costituzione e della Giornata internazionale di mobilitazione studentesca per l’accesso al sapere. A quel tragico 17 Novembre del 1939 quando più di 1.200 studenti cecoslovacchi uccisi dal regime nazista perché si opponevano alla guerra. Ma anche e soprattutto dei provvedimenti del Governo e della proposta di legge di Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera, sulle “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti”.

Temi caldi su cui un migliaio di studenti medi del “Boggio Lera”, “Cutelli”, “Spedalieri”, “Turrisi Colonna”, Liceo artistico “Emilio Greco”, “Convitto Cutelli” e Istituto d’arte si sono confrontati.

Alfio Russo